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Ti va di Raccontarci un Sogno?

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Messaggio  Admin Mer Gen 09, 2008 5:08 am



Ti va di Raccontarci un Sogno? Shaman10


Il Viaggio Onirico


Se sommiamo le ore che nell'arco di tutta una vita dedichiamo al sonno, risulta che complessivamente trascorriamo 23 anni a dormire e ne impieghiamo ben 4 sognando. Passiamo un terzo della nostra vita dormendo. Ma di tutto questo tempo non ne abbiamo coscienza, il più delle volte non serbiamo nessun ricordo delle nostre esperienze notturne. Dormire non è tempo perso ma un processo, biologico e psicologico assieme, utile per il nostro benessere e per la salute. Tutti i mammiferi hanno bisogno di sognare e l'uomo si ammala o va incontro a gravi squilibri se non può dormire in modo soddisfacente e sognare con regolarità.
Il sonno dona all'uomo il ristoro del corpo e la magia dei sogni. Nel sonno l'anima si rifugia in un luogo interno e nel sogno entriamo in un mondo tutto nostro. Imparando ad ascoltare la voce del sogno che proviene dai livelli più profondi della nostra anima, è possibile raggiungere un'autoconoscenza di tipo molto particolare, ovvero apprendere informazioni su di noi che celiamo a noi stessi. I sogni, anche quelli più angosciosi, costituiscono un importante patrimonio interiore. Uno sterminato giacimento d'informazioni su di noi è sepolto nel nostro mondo onirico (dal greco òneiros = sogno). C'è un tesoro nascosto in quel misterioso paese che è il mondo del sogno, nel quale ad ogni nostro viaggio notturno ci è data la possibilità di avventurarci. Conoscere i processi del sonno e il significato dei propri sogni significa conoscere sé stessi.
Prendendo spunto dal libro di Hagge "Il sogno e la scrittura" si può tracciare un breve excursus sul significato del sogno nelle varie epoche, per capire come è stato visto il fenomeno-sogno nella tradizione popolare e nel pensiero prescientifico. Il sogno, esperienza per definizione soggettiva e "inaffidabile", può essere investito di significati "più o meno arcani", rispetto ad istanze religiose, filosofiche, fisiologiche, morali. Il sogno ha innanzitutto una natura culturale in quanto "molti tipi di struttura onirica dipendono da schemi di credenze trasmessi per il tramite della società, i quali non ricorrono più quando tali credenze scompaiono".
Si può allora estendere questo pensiero dicendo che vivere in epoche diverse e facendo parte di classi sociali differenti comporti, quindi che si sogni anche in modo diverso. Questo assunto contraddirebbe la "pretesa di universalità" che caratterizza il metodo psicoanalitico classico, che si basava principalmente sui sogni di una clientela borghese. Per i popoli antichi il sogno era visto in rapporto stretto con la divinità: se ne servivano per ricevere indicazioni terapeutiche. Il sogno era un messaggio divino che aveva un grande valore: era un "responso" di cui tenere assolutamente conto. Nella cultura greca il sogno riveste un'enorme importanza. Esso corrisponde ad un bisogno psicologico di certezze: attraverso il sogno i greci cercavano le risposte agli interrogativi più inquietanti. La funzione del sogno aveva quindi significato di chiarificazione, di aiuto. Per il filosofo Aristotele, invece il sogno non ha una natura divina, ma demoniaca. In generale esso si identifica con l'attività psichica del dormiente e non proviene quindi da una rivelazione soprannaturale. Risulta difficile classificare i sogni: la storia ci ha tramandato molteplici criteri di classificazione. Da ciascuna emerge, comunque, un diverso modo di concepire il mondo. Secondo una tassonomia antichissima si possono distinguere i sogni in veri o falsi. I primi hanno la funzione di mettere in guardia il dormiente, di predirgli il futuro, mentre i secondi tendono a confonderlo. Considerando la classificazione di Gruppe, che Freud utilizza ne L'interpretazione dei sogni, si possono distinguere cinque tipi principali di evento onirico: visio, oraculum, somnium, insomnium, phàntasma. La visio è una profezia diretta, fatta in prima persona, di eventi reali, specifici e vicini nel tempo: è il caso più sicuro da riconoscere. L'oraculum è anch'essa una profezia, ma meno chiara. Il somnium, invece, richiede la consulenza di un interprete professionale che sia in grado di "leggere" nei simboli più o meno oscuri del codice onirico. Gli ultimi due tipi di sogno derivano da stimoli fisici o psichici provienienti dal sognatore. Da questa classificazione dei sogni, come si vede, viene escluso l'incubo. Artemidoro opta invece per una semplificazione riducendo a due categorie: i "sogni" (che sono premonitori) e gli "insogni" (che rimandano all'esperienza passata o presente del sognatore). Solo i primi hanno efficacia divinatoria, mentre gli altri sono semplicemente un incidente del sonno. I due massimi esponenti dell'oneirocritica, Artemidoro di Daldi ed Elio Aristide, sostengono (con piena fiducia) le capacità divinatorie del sogno. Secondo i Romantici l'evento onirico viene visto alla luce di un'atmosfera di attesa quasi messianica rispetto a dei miracoli dei quali le immagini oniriche si farebbero portatrici. La mitologia romantica predilige l'aspetto "notturno" della vita rappresentata da fenomeni come la visione, l'allucinazione, "forme di vacanza di pensiero". Anche i Surrealisti, come i Romantici, apprezzano nel sogno le qualità fantastiche. Il sogno è un mondo sconosciuto, popolato di personaggi e paesaggi a volte fuori dalla realtà, dove illusione e realtà si fondono. Essi usano il sogno come fonte d'ispirazione per la loro poetica. Tutta la produzione surrealista potrebbe, in fondo, considerarsi onirica. Freud partì dalla domanda fondamentale se il sogno sia memoria o se non sia, invece, una riproduzione fine a se stessa, condizionata da stimoli psico-fisici (vengono distinte le varie fonti del sogno che possono essere stimoli sensoriali esterni o interni, stimoli organici o stimoli psichici). L'"Interpretazione dei sogni" si pone in una prospettiva di recupero del valore significativo dei sogni. Infatti secondo Freud interpretare un sogno significa riconoscergli un senso. Dei due metodi utilizzati dalla tradizione "profana", quello simbolico, la cui interpretazione è legata alle particolari doti di chi interpreta il sogno e quello "cifrato", in cui "ogni segno viene tradotto secondo una chiave prestabilita, in un altro segno di significato conosciuto", Freud è più vicino al secondo metodo. Secondo Hagge il sogno è un evento, "accade". Da evento paradossale, si ordina secondo codici diversi che, spesso si escludono a vicenda da un punto di vista di compatibilità logico-scientifica, ma che nell'orizzonte mentale dell' "uomo medio" convivono. Se il sogno è "un codice culturale", nella parte di "enciclopedia di massa" che riguarda i sogni, che rappresenta il substrato culturale dell'uomo medio, convivono tutti i codici, tutte le opinioni esprimibili: i proverbi, le ipotesi magico-popolari, i ricordi dei propri sogni, i racconti di quelli altrui, i resoconti di sogni "storici". In questa enciclopedia popolare l'idea che i sogni dipendono dalla digestione convive con quella che essi possano talvolta essere profetici o almeno premonitori. Un sogno può essere interpretato a vari livelli: può segnalarci una disfunzione fisica (per esempio un'infiammazione tramite l'immagine del fuoco), una situazione conflittuale sul piano psichico (il fuoco diventa allora uno stato di eccitazione) ed essere anche premonitore (il fuoco è un incendio che si sta sviluppando in quel momento o nel futuro). Il somnium fictum, il sogno di finzione, non è una questione di effetti speciali come accade nei film commerciali (uso di grandangoli, dissolvenze incrociate, fumi, smerigli, flou). Del sogno si può simulare, narrandolo, l'incoerenza o la libertà associativa; o la capacità ipermnestica di evocare tempi trascorsi e persone defunte, ma anche la gradevolezza, la fumosità. In che cosa consiste allora lo specifico onirico? Bisognerebbe chiedersi oltre a come è fatto, soprattutto a che cosa serve: ad evocare il passato, a far parlare con i defunti, a rivelare i sentimenti nascosti di un personaggio. Quindi non soltanto chiedersi come è il sogno rappresentato, che cosa sia, ma quali sono le sue funzioni. L'evento onirico è caratterizzato da una condizione di "inattendibilità" dell'esperienza: gli dei parlano, il futuro è previsto o falsificato, il tempo si ferma, il passato ritorna, i morti tornano in vita, la realtà si trasforma miracolosamente. La questione risponde allora ad un'esigenza funzionale: si ricorre al sogno quando si vogliono ottenere determinati effetti.


Bene, adesso tocca a Te...
Se vuoi, sfrutta pure questo spazio per mettere in luce i Tuoi Sogni...



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